Fa bene o male il caffè?
di Laura Botticelli
Gentile Laura, sono una vera amante del caffè, ne bevo almeno cinque al giorno, di cui quattro espressi. Ammetto anche che in vacanza, soprattutto in Italia, ne bevo ancora di più perché sono molto buoni. In molti mi dicono di ridurli, perché non fanno bene alla salute, ma io…
Il gioco del futuro tra digitale, ambiente ed editoria mutante
di Natascha Fioretti
Nei nostri due ultimi appuntamenti, per leggere il presente connesso, abbiamo scomodato il filosofo tedesco Richard David Precht. Intanto alle nostre latitudini si è tenuto il Premio Möbius Multimedia 2018 che in questa edizione, dopo Big Data e Smart City, si è chinato su un altro…
Dalla cellula al cellulare
di Franco Zambelloni
Non molto tempo fa la segretaria di un ufficio al quale mi ero rivolto mi ha chiesto di fornirle il mio numero di telefono; mentre lo inseriva nel suo computer ha aggiunto la richiesta di fornirle anche il numero del cellulare; quando le ho risposto che non l’avevo ha sgranato gli…
Lasciarsi senza un congedo
di Silvia Vegetti Finzi
Cara Silvia,per quindici anni sono stata un’adultera mentre tutti (salvo mia madre) mi ritenevano moglie e madre felice. Certa di aver trovato l’uomo della mia vita e di essere altrettanto riamata, credevo che sarebbe stato disposto ad abbandonare la sua famiglia per vivere con me. Ma…
Il casone dei sette morti
di Cesare Poppi
Quello che avevano chiamato Paron Toni aveva posato le carte sul tavolo, capovolte in modo da poter riprendere la partita di briscola qualora avesse deciso. Giocare toccava a lui e dunque il gioco per ora si sarebbe fermato lì. Uno sguardo d’intesa veloce e poi anche gli altri tre…
Ottobre, a spasso nelle città
di Luciana Caglio
Ancora a Londra, si saranno detti i miei ormai pochi amici, ricevendo la solita cartolina dalla capitale inglese, proprio in questa stagione. Del resto, la loro intuibile ironia si giustifica e non mancano di esprimerla con osservazioni, ispirate al cosiddetto buon senso. Visitare…
Domani avranno successo i creativi e gli empatici
di Natascha Fioretti
L’ultima volta, seguendo il pensiero del filosofo David Precht, ci siamo lasciati dicendo che se non ci sarà un’inversione di tendenza, se non ci ravvederemo per tempo, l’uomo del 2040 sarà un senzatetto digitale, un uomo senza qualità fatto di bits e di bytes in mano alla tecnologia…
L’autorità esautorata
di Franco Zambelloni
Un breve saggio di Sigmund Freud, scritto nel 1914, ha per titolo Psicologia del ginnasiale: rileggerlo oggi fa un effetto curioso, tanto sa di passato. Il ginnasio frequentato da Freud fra il 1865 e il 1873 riuniva i livelli d’istruzione che oggi, per noi, comprendono la scuola media…