di Natascha Fioretti

«Cantami o musa. No, cantami o muso, di cane, gatto o cavallo, tigre, orso o scimmia, asino, mucca o cammello, l’ira funesta della Terra contro l’uomo. Chi sono io? Chiamatemi Filelfo. Si può credermi? Non ha importanza. Non dico nulla di mio. Ripeto, come nei tempi ai quali con umiltà mi ispiro,…


di Blanche Greco

«La memoria non si forma nel momento in cui nasciamo, viene da più lontano, ha in sé esperienze fondamentali che si sono accumulate in migliaia di anni». Così raccontava Anselm Kiefer in una vecchia intervista e le sue parole sembrano risuonare nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, dove per la…


di Luca Fiore

È nata a Monaco, ma ha fatto di New York la sua città da oltre venticinque anni. Barbara Probst è un’artista sui generis: usa la fotografia un po’ come una scultrice, un po’ come una regista, un po’ come una filosofa. È diventata celebre per le sue opere che sono serie di immagini della stessa…


di Alessia Brughera

Il percorso artistico di Gianni Realini non si può certo definire semplice e lineare. Anzi, quello dell’artista ticinese è stato un tragitto articolato, espressione di un’attitudine alla ricerca continua e alla costante messa in discussione dei risultati raggiunti. Realini, classe 1943, appartiene…


di Gianluigi Bellei

Ognuno di noi ha un concetto proprio della città ideale che oggi ovviamente è diverso da quello di secoli fa. La prima idea organica non nasce, come si potrebbe pensare, nell’Ottocento con il sorgere del socialismo e dell’anarchismo, bensì molto prima, nel Rinascimento. Perché questa esigenza che,…


di Elio Schenini

In una notte d’autunno del 1930, mentre l’oscurità veniva ricacciata al di là degli ampi e maestosi boulevard dalla miriade di luci che ogni sera trasformavano Parigi in una vera e propria ville lumière – da quelle dei lampioni a gas che i lampionai accendevano ancora a mano al calar della sera a…


di Alessia Brughera

Lo hanno chiamato mistico, filosofo, ma ogni definizione sembra stare stretta a Wolfgang Laib. Forse persino quella di artista può apparire non pienamente appropriata dal momento che è lui stesso a precisare di sentirsi più un «tramite» che un «creatore», uno strumento attraverso cui la natura parla…


di Alessia Brughera

«Un signore piccolo, gobbo, con naso rettilineo come uno squadretto, con denti d’oro e scarpette femminili, dalle risate vitree e nasali. Un uomo di nervi e di volontà, dotato di una cultura superiore. Professore di storia egizia, indagatore ed osservatore con sensibilità d’artista, scrittore,…