di Nino Piccione*

L’amore che vince la morte: questo rappresentò il Natale per mio padre. E così lo visse sempre. La morte l’aveva sfiorato tante volte in guerra, la prima grande guerra: per mesi al fronte, con gli assalti alle trincee nemiche e il fuoco che mieteva vittime, ragazzi come lui, la carne dilaniata, le…


di Matteo Campagnoli

I due maggiori eventi letterari dell’anno, almeno finora, riguardano due assenze: la morte di Philip Roth e la sospensione del Premio Nobel per la Letteratura, di solito annunciato il primo giovedì di ottobre. Due fatti non equiparabili, certo, ma nemmeno del tutto slegati, dato che da almeno una…


di Emanuela Burgazzoli

Che cosa succede quando uno dei più grandi artisti contemporanei prende la parola al Collège de France per tenere lezioni e seminari? Si viene proiettati dal celebre artista tedesco Anselm Kiefer in un viaggio inaspettato e anticonvenzionale nella storia dell’arte e nel significato dell’immagine…


di Orio Galli

L’alfabeto che usiamo oggi quotidianamente nel mondo occidentale non è nato improvvisamente ma ha avuto una lunga e articolata gestazione durata circa due millenni. Inizialmente formatosi nell’antica Grecia tra l’ottavo e il quinto secolo a.C. ha poi acquisito la sua versione maiuscola durante la…


di Simona Sala

Molti, anzi, soprattutto molte, sono state le ospiti che nel corso dell’ottava edizione di Piazzaparola (in scena dal 24 al 28 ottobre a Lugano) hanno preso la parola davanti a un pubblico incredibilmente folto – anche se, e lo diciamo con una punta di rammarico – declinato quasi prettamente al…


di Orio Galli

Quando tra gli anni 40-50 del secolo scorso frequentavo le scuole a Mendrisio ho scoperto la grafica attraverso i manifesti (cartelloni) affissi nelle strade: sulle facciate delle case e sulle palizzate dei cantieri. Quando li ho visti mi sono detto che avrei voluto un giorno farli anch’io quei…


di Luciana Caglio

Nell’ufficio dell’agenzia pubblicitaria dei fratelli Roy e Walt Disney, a Kansas City, i topi erano di casa. Uno si permetteva addirittura di arrampicarsi sulla scrivania di Walt, che l’aveva preso in simpatia, come una sorta di mascotte. Sarebbe diventato il suo portafortuna, ispirandogli un…


di Orio Galli

La mia generazione ha vissuto sull’arco della seconda metà del Novecento un incredibile passaggio epocale. Quello dal «duro» (hard) al «morbido» (soft) o, se preferite, dall’analogico al digitale (o numerico che dir si voglia). Tutto ciò dopo che per circa mezzo millennio (caratteri mobili di…