Viale dei ciliegi
di Letizia Bolzani
Maite Carranza, Come in un film, Il Castoro. Da 8 anni.
Un’altra interessante opera catalana propostaci dalla casa editrice Il Castoro: dopo quella di David Cirici (vincitore con Muschio dello Strega Ragazzi), è il turno di Maite Carranza, che con questo Come in un film ci parla in realtà di un…
L’eroina in famiglia
di Laura Marzi
Esistono ancora dei contesti sociali in cui di eroina non si parla mai, come se non esistesse o non avesse decimato in passato generazioni intere, come se anche ora non venisse consumata negli «angoli», che come scrive Vanessa Roghi sono i luoghi simbolici e spaziali in cui si nasconde il…
Smarriti nella vita di tutti i giorni
di Luigi Forte
Fin dal suo libo d’esordio, Eravamo dei grandissimi, pubblicato nel 2007, Clemens Meyer ha raccontato una realtà immersa nello smarrimento quotidiano. Protagonista è un gruppo di bulletti dei sobborghi di Lipsia che passano il loro tempo fra scazzottate e furtarelli. Da quelle parti l’adolescenza…
Animali improbabili
di Stefano Vassere
«Per quanto la nostra attenzione sia spesso transitoria o estemporanea, è raro che il nostro animo resti immune al fascino di altre forme di esistenza – tra cui quelle animali –, un fascino che zampilla in tutte le culture umane come acqua sorgiva dalla roccia scura».
Elencare, con tutto il fascino…
Viale dei ciliegi
di Letizia Bolzani
David Lozano, Il ladro di minuti, De Agostini. Da 8 anni
Il tema del tempo come bene prezioso è sempre un ottimo spunto narrativo, che permette, a seconda della profondità con cui viene trattato, svariate riflessioni esistenziali.
Non sono certo riflessioni profonde quelle che ci propone questo…
In viaggio con la «cassoela»
di Luciana Caglio
Un piatto povero, tipicamente locale, riabilitato dalla gastronomia stellata, nell’era dell’alimentazione a chilometro zero: parte da qui la ricerca che Emilio Magni, brianzolo doc, ha dedicato alla «cassoela», cibo di casa sua. Che, però, l’ha portato lontano. Certo, la scelta del tema conferma lo…
Dorli, Gerhard e i melograni
di Luigi Forte
La giuria del premio Heinrich Böll lo definì nel 1999 «lo sconosciuto più conosciuto della letteratura tedesca». Forse perché Gerhard Meier, autore di poesie, racconti e romanzi, aveva sempre vissuto un po’ al margine del business culturale pur ottenendo nel corso degli anni significativi premi e…
Una lingua per la nazione
di Stefano Vassere
«Nelle lettere che inviava a Lucrezia Borgia, lui la chiamava “luce della mia vita”, “dolcissima vita mia” e le scriveva che “grande fiamma è quella d’un vero amore”. Lei gli rispondeva chiamandolo “Pietro mio” e imponendogli di usare un misterioso soprannome: “questo da qui avante serrà el mio…