di Stefano Vassere

«Guardando al mio mondo professionale, quello della linguistica e della storia della lingua, constato che sono sempre di più gli studiosi che si limitano a considerare la lingua soltanto come uno strumento per comunicare, e basta: l’immenso patrimonio storico, antropologico, affettivo, è tenuto in…


di Daniele Bernardi

La prima volta che capitai sul lavoro di Robert Mapplethorpe avrò avuto sì e no quindici anni. Mio fratello – era, allora, il mio diabolico educatore – tornò a casa con un grosso volume sottobraccio: Altari (Leonardo, 1996). Frequentavo i primi anni delle superiori e, avido di storie trasgressive,…


di Giovanni Orelli

Vengo subito a un primo «dunque», come se avessi prima parlato di tanti, tantissimi libri che sembrano dirci: ma leggimi, perché non mi leggi? Il dunque: propongo la lettura di Rachel Polonsky, La lanterna magica di Molotov. Viaggio nella storia della Russia, trad, di Valentina Parisi, Adelphi,…


di Mariarosa Mancuso

Due signore hanno scritto i romanzi di cui si parla (così magari quando viene da dire «si parla tanto delle famiglie inventate da Jonathan Franzen e poco delle donne che scrivono romanzi sulla famiglia» sarebbe meglio contare fino a quindici e non aggiungere luoghi comuni, già ce sono tanti). La…


di Letizia Bolzani

Eva Ibbotson, Lady Agata e i tanto abominevoli yeti gentili, Salani. Da 10 anni La gentilezza, l’amore per le creature più apparentemente mostruose (qui gli yeti, altrove vecchie streghe e malandati orchi), il rispetto nei confronti degli animali e della natura, una pacata malinconia nella…


di Maria Bettetini

Teseo è un eroe della mitologia greca, figlio di Egeo e di Etra, o forse di quest’ultima e di Poseidone dio del mare. Gli ateniesi lo consideravano un padre fondatore, perché tra le molteplici imprese riuscì a liberare la città dal pericolo di nemici provenienti dalla montagna e dal tributo di…


di Mariarosa Mancuso

Mrs India Bridge è una signora americana di cui ci si innamora, bastano poche righe del romanzo scritto da Evan S. Connell nel 1959. Einaudi ha il grande merito di ristamparlo, in una nuova traduzione: Giulia Boringhieri ha raccolto il testimone da Leonardo Gandi, che nel 1990 aveva curato e…


di Stefano Vassere

«Che brutta parola la parola femminicidio: non mi piace perché non mi piace la parola femmina. In biologia la si usa per indicare l’animale destinato a partorire i figli o a deporre le uova, e in botanica per indicare la pianta che sa fare fiori solo di sesso femminile. Gli altri significati hanno…