di Alessandro Carli

Lanciata dall’UDC, l’iniziativa per l’autodeterminazione chiede di modificare la prassi seguita dalla Svizzera in caso di «contraddizione» tra un trattato internazionale e il proprio diritto costituzionale. In questo senso intende sancire la prevalenza generale di quest’ultimo sul diritto…


di Marzio Rigonalli

Mancano una quarantina di giorni all’elezione in Consiglio federale dei successori di Johann Schneider-Ammann e di Doris Leuthard, prevista il 5 dicembre. Dalla fine di settembre è in corso la fase delle candidature, durante la quale i volontari si dichiarano disponibili e, un po’ più tardi, di…


di Marzio Rigonalli

Ancora pochi mesi or sono, Pierre Maudet veniva visto come un politico brillante, giovane e dinamico, per certi versi paragonabile al presidente francese Emmanuel Macron. Molti lo ritenevano il numero uno del governo e della politica del canton Ginevra, e ravvisavano in lui una delle stelle più…


di Luca Beti

La legge federale sugli stupefacenti vieta la coltivazione, l’importazione, la fabbricazione o la messa in commercio della canapa e prevede pene detentive sino a tre anni. Eppure non si può certo parlare di mercato nero in difficoltà. Stando all’Ufficio federale di polizia Fedpol, all’anno vengono…


di Marzio Rigonalli

La nostra Costituzione federale deve essere superiore al diritto internazionale? Risponderemo a questa domanda il prossimo 25 novembre, quando andremo alle urne per pronunciarci sull’iniziativa popolare federale dell’UDC: «Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per…


di Orazio Martinetti

Non è facile definire oggi la Posta. Un tempo bastava dire: è un’azienda pubblica, retta e controllata dalle autorità federali competenti, poste sotto l’alta vigilanza dei poteri centrali, governo e parlamento. Parole non molto distanti da quanto fissava l’art. 33 della Costituzione del 1848:…


di Marzio Rigonalli

Il rifiuto dei due principali sindacati svizzeri, l’Unione sindacale svizzera e Travail.Suisse, di partecipare ai colloqui diretti dal consigliere federale Johann Schneider-Ammann sulle misure fiancheggiatrici che fanno da cornice alla libera circolazione delle persone, è stato dapprima percepito…


di Luca Beti

C’è qualcosa che non funziona nel modello di integrazione professionale di eritrei, afgani, siriani, egiziani o iracheni in Svizzera. A dieci anni dal loro arrivo nel nostro Paese, solo il 48 per cento dei rifugiati riconosciuti ha un posto di lavoro, un tasso che scende addirittura al 25 per cento…